ERNIA.ORG

Un progetto per diffondere la cultura per la prevenzione e la terapia dell’ernia inguinale 

a cura del dott. Tommaso Lubrano
Città della Salute e della Scienza di Torino, presidio Molinette

TIELLE®: Un marchio che racchiude una “Mission”

Day Surgery Hernia Center Italy con la sigla TIELLE® acronimo di Tommaso Lubrano, è un marchio indipendente che identifica la possibilità di fruire da parte del pubblico e degli operatori sanitari di un servizio medico chirurgico altamente specialistico. Il simbolo ha la finalità di porre in evidenza le strutture a carattere pubblico o privato presenti in Italia deputate specificamente alla diagnosi e alla cura delle ernie della parete addominale indicandole quali sedi di qualificata competenza.

La presenza di chirurghi accreditati riconosciuti esperti di questa materia, operanti secondo rigorose procedure organizzative, fornisce al paziente la soluzione più idonea al caso garantendo il miglior risultato terapeutico oggi possibile in assoluta sicurezza. L’esperienza clinica maturata con le diverse metodiche riparative ed anestesiologiche, il costante aggiornamento e i continui perfezionamenti nella terapia con l’utilizzo di sempre nuove tecnologie e dispositivi d’avanguardia, la fattiva collaborazione tra specialisti di elevato livello professionale, fanno ritenere possibili ulteriori sviluppi qualitativi in questo settore.

L’obiettivo prefisso dell’eccellenza di cura per l’ernia inguinale e le analoghe affezioni della parete con tecniche e materiali protesici ideali potrà così essere realisticamente raggiunto.

Cos'è un'ernia inguinale?

L’ernia inguinale è una fra le patologie più diffuse, con riscontro in costante aumento in tutti i paesi industrializzati.

Per ernia si intende la fuoriuscita di un viscere dalla cavità che normalmente lo contiene, attraverso un orifizio, un canale anatomico o comunque una soluzione di continuo.

La riparazione dell’ernia inguinale mediante un metodo scientifico edanatomico risale solo alla fine del 1800. La geniale tecnica mediante sutura ideata da Edoardo Bassini già applicata in tutto il mondo, dimostra ancora oggi la sua validità. Questo intervento resta alla base dei moderni studi sull’ernia che hanno consentito più recentemente lo sviluppo di analoghe metodiche come la Shouldice fino ad arrivare all’evoluzione degli attuali sistemi di cura che prevedono l’uso di protesi.

I numeri della patologia

+ 0
Casi di interventi di ernia inguinale all'anno
0 %
La percentuale di guarigione con intervento condotto correttamente
0 min
La durata media, in minuti, di un intervento di ernia inguinale
0 gg
Il tempo medio di recupero per tornare a una vita normale

Domande frequenti sull'ernia

L’ernia è costituita da un sacco peritoneale che può contenere all’interno un viscere e che si fa strada attraverso un’area debole della parete addominale, non necessariamente correlata ad un vero danno o ad una lesione della parete stessa. L’ernia può essere inguinale (obliqua esterna o diretta), femorale o ombelicale. Può essere una punta d’ernia fino ad essere scrotale, può essere riducibile spontaneamente oppure manualmente o essere irriducibile.
Familiarità (fattore predisponente), Lavoro pesante, attività sportiva intensa, obesità, stipsi cronica, B.P.C.O. (Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva), Collagenopatia.
Fatta la diagnosi, c’è l’indicazione all’intervento che è l’unico metodo per guarire definitivamente. La decisione poi spetta al Paziente in base ai sintomi accusati.
La risposta è sempre affermativa. L’età non rappresenta un criterio di esclusione dall’intervento. Le malattie associate, come quelle del cuore, non controindicano di principio l’operazione.
Consiste nel rimettere il sacco dell’ernia in addome senza togliere nulla. La riparazione erniaria prevede varie tecniche e consiste nell’inserire una retina di forma e materiale di diverso tipo che rimane nel corpo sempre, oppure può essere riassorbita parzialmente dall’organismo.
I risultati cosmetici, oltre che funzionali sono più che buoni. Il taglio di pochi centimetri sopra il pube, chiuso con sutura estetica, viene eseguito con filo riassorbibile senza necessità di togliere i punti.

Articoli del Blog

La riparazione dell’ ernia inguinale e della parete addominale in oncologia e in urgenza.

Nella chirurgia oncologica con presenza di ernia, l’uso tradizionale di protesi era sconsigliato per il rischio di contaminazione, specialmente durante operazioni come la resezione intestinale. Tuttavia, lo sviluppo di protesi biologiche e biosintetiche ha reso possibile riparazioni erniarie sicure anche in contesti contaminati, grazie alla loro resistenza e capacità di prevenire infezioni, offrendo soluzioni efficaci sia per ernie presenti durante l’intervento oncologico sia per ernie incisionali post-chirurgiche, considerando sempre le cure primarie del tumore e le condizioni del paziente.

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Il dolore cronico dopo la riparazione dell’ernia inguinale

Il dolore cronico post-ernioplastica inguinale può manifestarsi come neuralgia, parestesia o iperestesia, irradiandosi a zone adiacenti e variando in intensità. La gestione include un’accurata tecnica chirurgica per prevenire danni ai nervi e l’uso di materiali minimamente invasivi. In casi persistenti, si valutano trattamenti farmacologici, terapie di supporto e, come ultima risorsa, la chirurgia con neurectomia e possibile sostituzione della protesi.

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Ernia crurale (femorale)

L’ernia crurale, più comune nelle donne e meno incline all’allargamento, comporta un rischio elevato di strozzamento. La cura moderna privilegia l’uso di retine sintetiche e protesi, anche parzialmente riassorbibili, per una riparazione meno traumatica e più adatta alla complessa anatomia della zona, permettendo interventi in anestesia locale e dimissione giornaliera.

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Anestesia locale per l’ernia inguinale e crurale

L’intervento di plastica inguinale e crurale può essere eseguito in anestesia locale, eventualmente con sedazione leggera, evitando i disagi di tecniche anestetiche più invasive. Questa modalità, che mira all’assenza di dolore durante l’operazione, richiede una conoscenza approfondita dei farmaci per garantire una cura efficace e sicura. L’anestesia locale, adeguatamente gestita, permette al paziente una pronta dimissione, sottolineando l’importanza del monitoraggio dei parametri vitali per la sicurezza dell’intervento.

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Ernia Recidiva

Ernia Inguinale Recidiva

La recidiva erniaria, con un tasso del 8%, può derivare da fattori legati allo stile di vita del paziente o errori tecnici. Si consiglia di variare l’approccio chirurgico (da open a laparoscopico e viceversa) per sfruttare zone senza cicatrici, con l’opzione di interventi minimamente invasivi o l’uso di protesi speciali, garantendo così una riparazione efficace e personalizzata.

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