Trattamento Chirurgico della Diastasi dei Muscoli Rettili Addominali

L’articolo esplora le opzioni chirurgiche per la diastasi dei muscoli retti addominali, una condizione tipica dopo la gravidanza. La chirurgia, sia open che laparoscopica, è il trattamento principale. Queste tecniche minimizzano il rischio di complicazioni e permettono un recupero veloce, migliorando la funzionalità e l’aspetto estetico addominale e consentendo un rapido ritorno alle attività normali.

La diastasi dei muscoli retti addominali consiste nel mancato allineamento sulla linea mediana detta linea alba, del muscolo retto del lato destro con quello corrispondente di sinistra distanti tra loro oltre almeno 3 centimetri rispetto al normale appaiamento.

Questa condizione di riferita tumefazione addominale è generalmente localizzata in sede periombelicale o sovraombelicale e si manifesta particolarmente con la contrazione dei muscoli della parete. Risulta più frequente nelle donne sopratutto dopo il periodo di gestazione (diastasi fisiologica) dovendo risolversi spontaneamente dopo circa 8 settimane dal parto nella maggior parte dei casi. Altre cause di questo inestetismo funzionale possono essere la lassita’ muscolare addominale, le alterazioni del peso come l’obesità o il rapido calo ponderale.

La diagnosi è essenzialmente fornita dal semplice esame obiettivo da parte dello specialista senza la necessità di ulteriori esami. L’allontanamento dei due muscoli paralleli avviene senza una vera interruzione dell’integrità della parete. La parte destra dell’addome pur distanziata da quella sinistra, resta ancora unita alla controlaterale dalla fascia di tessuto connettivo. Ciò la differenza dall’ernia ombelicale ed epigastrica ove il difetto consiste nella rottura dell’integrità fasciale.

L’indicazione principale alla chirurgia è legata alla coesistenza di un’ernia nella sede addominale oppure a disturbi della funzione contrattile dei muscoli addominali anche senza un’ernia associata. La ricostruzione chirurgica rappresenta dunque l’unica opportunità di cura per il ripristino della funzionalita’ dell’organo addominale oltre di quello estetico. Il tipo di procedura operatoria dipende dalla scelta del chirurgo in base alla situazione clinica e alle esigenze ed aspettative del paziente. La tecnica classica detta open prevede l’incisione dell’addome. La videoaparoscopica invece definita miniinvasiva, consiste in 3 o 4 piccoli accessi cutanei. Le due diverse tecniche sono condotte in anestesia generale e prevedono l’utilizzo di reti protesiche di ultima generazione più leggere e confortevoli per il paziente rispetto alle precedenti, piu tollerabili e meglio adatte alla riparazione. Nell’intervento classico la protesi viene posizionata nello spazio retromuscolare (tecnica open di Rives). Nella laparoscopica, per la quale può essere previsto anche il robot, la rete viene messa in profondità, nella parte interna dell’addome a contatto con l’intestino.

Molti i vantaggi sia nell’una che nell’altra delle opzioni terapeutiche che prevedono la soluzione di questa diffusa affezione con un approccio alternativo valido per entrambe seppure eseguito con modalità e dispositivi differenti. La degenza postoperatoria è solitamente breve per entrambe le metodiche variando in ogni caso dai 2 ai 3 giorni di permanenza nel centro operatorio con tasso di complicanze vicino allo zero e il trascurabile rischio della recidiva in mani esperte. Il veloce ripristino della attività contrattile addominale unitamente al miglioramento della qualita’ di vita per il paziente dopo l’intervento, gli consente di riprendere rapidamente il lavoro e la pratica sportiva con ottimi risultati estetici stabili nel tempo. Tommaso Lubrano

Dr. Tommaso Lubrano
Adjunct Professor Of General Surgery School of Medicine
University of Torino, Italy

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